La costa dei Trabocchi
L’Abruzzo è una splendida regione che presenta un territorio unico nel suo genere, capace di regalare emozioni ed esperienze straordinarie grazie al fascino dei suoi incantevoli paesaggi. E tra questi spicca il versante di litorale che va da Ortona a Vasto: un susseguirsi ininterrotto di calette e insenature, racchiuse tra alte falesie e faraglioni, che lo rendono, a tratti, paragonabile alle coste oceaniche del Portogallo o della Scozia. Stiamo parlando della Costa dei Trabocchi, uno dei tratti costieri più belli e affascinanti d’Italia.
Perché si chiama Costa dei Trabocchi?
Per la diffusa presenza dei “trabocchi“, spettacolari e curiose “macchine da pesca” costruite su palafitte in legno ed avvolte da una matassa di cavi che servono a calare le reti. La loro origine è incerta ed è difficile stabilire con precisione l’epoca in cui sono stati inventati. Secondo la tesi più accreditata risalgono al Seicento, quando gruppi di falegnami e funai ebrei cacciati dalla Spagna si stabilirono lungo la costa abruzzese e, incapaci di navigare, si inventarono queste bizzarre costruzioni.
Dopo anni di abbandono, ultimamente sono assurti a simbolo di una tradizione marinara locale e sono stati riscoperti come testimonianza storica e culturale, da conservare e tramandare alle nuove generazioni. Alcuni di essi sono stati trasformati in ristoranti dove è possibile gustare deliziosi piatti a base di pesce fresco, parte del quale viene pescato “sul posto”.

Questo tratto di costa, famoso per la sua bellezza naturalistica e per la sua eterogeneità, ha ispirato anche il celebre scrittore Gabriele D’Annunzio, che nel suo romanzo “Trionfo della morte” pubblicato nel 1894 paragonava i trabocchi a “ragni colossali” e scriveva: “Quella catena di promontori e di golfi lunati dava l’immagine di un proseguimento di offerte, poiché ciascun seno recava un tesoro cereale. Le ginestre spandevano per tutta la costa un manto aureo. Da ogni cespo saliva una nube densa di effluvio, come da un turibolo. L’aria respirata deliziava come un sorso d’elisire“.
La Costa dei Trabocchi sa offrire davvero di tutto e accontentare ogni tipo di viaggiatore: dalle spiagge di sabbia alle calette rocciose, dalla rigogliosa vegetazione alle stupende cittadine, senza dimenticare ovviamente la grande ricchezza enogastronomica, non manca proprio niente.
Per gli appassionati del mare e della tintarella c’è solo l’imbarazzo della scelta. Lungo il litorale si trovano un gran numero di meravigliose spiagge, alcune delle quali selvagge e ancora poco conosciute.
Una delle più belle è senza dubbio la spiaggia di Punta dell’Acquabella a Ortona, un vero e proprio angolo di paradiso. Protetta da una falesia, è bagnata da un’acqua particolarmente limpida che lascia ammirare i fondali di sabbia e ciottoli.
Sempre a Ortona si trova la bellissima spiaggia di Punta Ferruccio, con ciottoli bianchi e acque cristalline, tra due promontori rocciosi a picco sul mare.
Spettacolare è la spiaggia del Turchino a San Vito Chietino, che prende il nome dal colore cristallino del mare.
Qui si trova il trabocco Turchino, tanto ammirato da D’Annunzio, che conserva integra la sua struttura originale.
Nelle immediate vicinanze vi è anche l’Eremo Dannunziano, una piccola casa rurale circondata da una natura selvaggia e impervia dove il Vate trascorse un breve soggiorno nell’estate del 1899 con Barbara Leoni e che ispirò la sua prima produzione letteraria. La residenza, oggi di proprietà privata, può essere visitata su richiesta.
Da non perdere poi la spiaggia della Fuggitella a Fossacesia, immersa in una natura lussureggiante, che si caratterizza per i suoi ciottoli bianchi misti a sabbia. Un’altra incantevole spiaggia è quella di Punta Cavalluccio a Rocca San Giovanni, una piccola striscia di sabbia bagnata da acque blu cobalto.
Per chi ama stare a contatto con la natura, la zona è ricca di aree protette e riserve naturali. Nel comune di Vasto si trova la splendida Riserva di Punta Aderci, la prima a essere istituita in Abruzzo nella fascia costiera. Si estende per circa 285 ettari e l’area di maggiore interesse naturalistico è costituita dalla spiaggia di Punta Penna, che ospita molteplici essenze vegetali tipiche.
A Ortona merita sicuramente una visita la Riserva Ripari di Giobbe, immersa in un’area di notevole pregio naturalistico. L’area protetta include delle falesie a picco sul mare e meravigliose spiagge ghiaiose con ciottoli bianchi.
Tra San Vito Chietino e Rocca San Giovanni si estende invece la Riserva Grotta delle Farfalle, al cui interno è racchiuso uno scrigno inaspettato di bellezze e valori naturali di grande interesse.
Da non perdere anche la Lecceta di Torino di Sangro, l’unico luogo dove vive e si riproduce la più ampia popolazione di testuggine terrestre. Queste sono solo alcune delle innumerevole aree protette della Costa dei Trabocchi.
Nelle riserve è possibile effettuare pic-nic e praticare un gran numero di attività: trekking, escursionismo, canoa, rafting, mountain bike e tanto altro ancora.

Alle ricchezze naturalistiche e paesaggistiche si sommano le ricchezze storiche. Sulla costa affacciano splendide cittadine che meritano assolutamente di essere scoperte.
Tra queste si segnalano: Francavilla al Mare, con il suo borgo medievale che ha tanto da offrire sotto il profilo storico e culturale e l’interessantissimo Museo Michetti, dedicato al pittore abruzzese Francesco Paolo Michetti;
Ortona, ricca di bellezze storiche come il Castello Aragonese e la Basilica di San Tommaso Apostolo; San Vito Chietino, con un bel centro storico arroccato su uno sperone di roccia caratterizzato da chiese antiche e dai resti delle mura difensive; Rocca San Giovanni, uno dei borghi più belli di Italia, dove si possono ammirare splendidi capolavori architettonici; e Vasto, l’antica Histonium, il cui centro storico è ricco di monumenti che testimoniano un glorioso passato.
Da non sottovalutare è poi il lato enogastronomico dell’esperienza. La cucina tipica propone sia piatti di terra che di mare, preparati con ingredienti di prima scelta e secondo tradizione. Anche se è quella costiera, dominata dal pescato locale, la vera protagonista delle tavole. Inoltre, questa terra è famosa in tutto il mondo per la produzione di vino e di olio extra vergine di oliva. Il vero pezzo forte è il brodetto alla vastese, “lu vrudatte” come viene chiamato in dialetto, una deliziosa zuppa la cui ricetta prevede l’utilizzo di almeno 11 tipi diversi di pesci. Da provare anche le ottime fritture di paranza, le cozze o le seppie ripiene, le lumachine di mare e la pasta con le alici fresche.
Un prodotto tipico, molto usato sia nella cucina contadina che in quella marinara, è il peperone dolce secco, noto anche come ferfellone. E per finire non possono mai mancare i dolci. Accanto agli immancabili bocconotti, golosi dolcetti di pasta frolla farciti con un delizioso ripieno di cioccolato e mandorle, compaiono: il parrozzo, dolce dalla forma semisferica a base di mandorle e semolino, ricoperto di cioccolato fondente; “Il Piacere“, un vero e proprio capolavoro di pasticceria arricchito da una golosa farcitura; e la “nevola” di Ortona, una friabile cialda arrotolata a forma di cono realizzata con il mosto cotto.