Scopriamo Civitella del Tronto
Arroccato su di una rupe rocciosa, Civitella del Tronto è un piccolo ma affascinante borgo fortificato posizionato a nord dell’Abruzzo, verso il confine con le Marche. Fa parte del circuito de “I Borghi più Belli d’Italia” ed è capace di stupire in ogni stagione dell’anno. Sebbene le sue origini siano antichissime, come testimoniato dai numerosi reperti archeologici rinvenuti in località Ripe di Civitella e nelle grotte Sant’Angelo e Salomone, il borgo come lo possiamo ammirare oggi risale al periodo altomedievale. Le emozioni del passato rivivono nel suo centro storico, racchiuso all’interno delle mura duecentesche e caratterizzato da pittoresche viuzze, chiamate alla francese “rue”. Tra queste non si può non menzionare la celebre “ruetta“, la via più stretta d’Italia, larga solo 40 centimetri.
Il borgo è sovrastato, quasi in tutta la sua lunghezza, dalla fortezza borbonica, una delle più maestose ed importanti opere di ingegneria militare realizzate sul suolo italiano. Costruita dagli spagnoli nella seconda metà del XVI secolo, si estende per oltre 500 metri e copre una superficie complessiva di circa 25.000 mq. Nel 1861 fu l’ultima roccaforte del regno borbonico ad arrendersi alla nascente Unità d’Italia. La visita si sviluppa attraverso tre camminamenti coperti, le piazze d’armi, le cisterne, i camminamenti di ronda, i resti del Palazzo del Governatore, la Chiesa di San Giacomo e le caserme dei soldati. All’interno della fortezza è ospitato il Museo delle Armi e delle Mappe Antiche, che custodisce una notevole collezione di armi antiche, mappe e documenti. Tra le armi spiccano alcuni schioppi a miccia del XV secolo, un cannone da campagna napoleonico e due piccoli cannoni detti “falconetti da marina”.
Il cuore del borgo è Piazza Filippi Pepe, da cui è possibile godere di una splendida vista che spazia dai Monti Gemelli al massiccio del Gran Sasso. Sulla piazza affaccia la Chiesa di San Lorenzo, che in origine sorgeva al di fuori della cerchia muraria cittadina. Fu ricostruita alla fine del XVI secolo all’interno delle mura, addossata a Porta Napoli, l’unica delle tre porte antiche che si è perfettamente conservata. Tra le tele presenti nella chiesa meritano particolare attenzione una Visitazione e una Madonna del Rosario risalenti al XVI secolo.
Tra gli altri edifici di culto si segnalano: la Chiesa di San Francesco, con il bel rosone e il pregevole coro del Quattrocento; la piccola Chiesa di Santa Maria degli Angeli, detta anche della Scopa, in cui è conservato un Cristo deposto ligneo di grande pathos; il Convento di Santa Maria dei Lumi, dove si può ammirare una stupenda statua lignea policroma realizzata nel XV secolo da Giovanni di Biasuccio; e l’Abbazia di Santa Maria di Montesanto, uno dei primi centri benedettini d’Abruzzo.
Oltre al Museo delle Armi e delle Mappe Antiche, vi è anche un altro museo di notevole interesse. Stiamo parlando del Museo Nina, che ripercorre la storia di Civitella del Tronto attraverso una straordinaria collezione appartenuta alle famiglie nobili del luogo. Complessivamente sono esposti oltre 3000 pezzi tra documenti, abiti di alta moda, oggetti di vita quotidiana, divise militari, gioielli, antichi tessuti e una preziosa camera da letto. Tra i pezzi più importanti un tappeto ushak del XVI secolo proveniente dal Palazzo del Kronprinz di Berlino e un tronetto da salone in legno in foglia d’oro e intarsi in vetro decorato e dipinto del XVIII secolo. Ha anche una sezione di educazione museale dedicata ai bambini.
Civitella del Tronto è bella da vedere quanto buona “da mangiare”. Salumi, formaggi, patate, legumi, olio, tartufi neri e funghi sono solo alcuni dei prodotti di eccellenza che il territorio offre. Invece tra i piatti tipici ci sono: le ceppe, una sorta di maccheroni col buco a base di farina, acqua e uova che si servono con il classico ragù di carne o con i funghi porcini; e lo spezzatino alla Franceschiello, fatto con pollo, agnello, salsa, sottaceti e vino bianco.