La Costa dei Trabocchi è uno dei tratti costieri più belli e affascinanti d’Italia. Possiede un patrimonio naturalistico unico al mondo. Ma non solo. In questo territorio, ricco di storia e di tradizioni, ci sono anche diversi musei che vi suggeriamo di visitare e che, siamo sicuri, vi sorprenderanno piacevolmente.
Quali sono i musei della Costa dei Trabocchi da non perdere? Scopriamoli insieme!
MUSEO MICHETTI
A Francavilla al Mare si trova il Museo Michetti (abbreviato MuMi), dedicato al pittore Francesco Paolo Michetti, uno dei protagonisti del panorama artistico italiano e internazionale del secondo Ottocento e primo Novecento. Inaugurato nel 1997, è allestito nella struttura di Palazzo San Domenico, un ex convento domenicano di fondazione duecentesca restaurato ed ampliato. Al suo interno sono esposte le opere di arte contemporanea di proprietà della Fondazione Michetti insieme ad una collezione di 25 reperti etruschi conservati in ottime condizioni e denominati “Donazione Carlo Alberto Fraracci”. Tra le opere di maggior interesse si segnalano due celebri tele del Michetti, ovvero “Le serpi” e “Gli storpi”, presentate all’Esposizione Universale di Parigi del 1900.
MUSEO NAVALE ENZO MAIO MASCI
Sempre a Francavilla al Mare si trova il Museo Navale intitolato a Enzo Maio Masci, vecchio marinaio che si è dedicato per trent’anni alla raccolta di cimeli legati al mondo navale. Inaugurato nel 2015, è ospitato nei locali comunali della Torre Ciarrapico, prestigioso edificio del XVII secolo che sorge nel quartiere Civitella. Il percorso espositivo è suddiviso in quattro sezioni: monumentale esterna, dove è stato realizzato un suggestivo monumento dedicato ai marinai deceduti in servizio; espositiva, in cui sono presentati cimeli navali di vario genere; commemorativa, dedicata alla memoria dei quaranta marinai francavillesi caduti al servizio della Marina durante il secondo conflitto mondiale; e la biblioteca internazionale sulla Marina, che raccoglie circa cinquemila volumi.
MUSEO DELLA BATTAGLIA DI ORTONA
Il Museo della Battaglia di Ortona (o semplicemente MuBa 43) documenta i drammatici eventi bellici che nel 1943 portarono alla quasi totale distruzione della città. Allestito nel complesso di Sant’Anna, ha come obiettivo quello di trasmettere alle nuove generazioni un messaggio di pace. Vi sono esposti cimeli, foto, gigantografie e reperti bellici raccolti nei dintorni di Ortona, tra cui divise ed oggetti personali dei soldati. Il percorso espositivo è articolato in tre sezioni: la prima è dedicata ai civili che hanno sofferto le conseguenze della guerra; la seconda a coloro che hanno combattuto la guerra; e la terza alla strategia militare. Il museo è dotato inoltre di una Banca della Memoria in formato digitale composta dalle narrazioni di testimoni diretti.
MUSEO DIOCESANO DI ORTONA
Merita senza dubbio una visita anche il Museo Diocesano di Ortona (in origine Museo della Cattedrale), uno dei più importanti musei d’arte sacra della regione. Inaugurato nel 1988 e ampliato nel 2003, è ospitato in alcuni spazi annessi alla maestosa Cattedrale di San Tommaso Apostolo, un tempo cappelle private. Al suo interno sono custoditi numerosi reperti artistici scampati ai devastanti bombardamenti della seconda guerra mondiale che sconvolsero la città, tra cui dipinti, sculture, oreficerie, paramenti sacri, ex voto e arredi lignei. Tra le opere presenti spiccano i dipinti seicenteschi dell’ortonese, ma veneziano di adozione, Tommaso Alessandrini e quelli cinquecenteschi del lombardo Giovanni Battista Rusconi.
MUSEI CIVICI DI PALAZZO D’AVALOS
Infine, vi consigliamo di visitare i Musei Civici di Palazzo d’Avalos a Vasto. Il palazzo è uno dei più significativi esempi di architettura rinascimentale abruzzese del XVI secolo. Situato dietro la Cattedrale San Giuseppe, domina il paesaggio con la sua imponenza e il suo spettacolare giardino napoletano (da cui è possibile godere di una magnifica vista del golfo di Vasto). Ospita al suo interno ben quattro musei: il Museo Archeologico, uno dei più antichi d’Abruzzo, che documenta la storia del territorio; il Museo del Costume, che comprende una collezione di abiti abruzzesi databili dagli inizi dell’800 ai primi del ‘900 e una raccolta di dipinti e litografie raffiguranti abiti tradizionali; la Pinacoteca, con le opere dei fratelli Palizzi donate alla città nel 1898; e la Collezione di Arte Contemporanea, con opere di artisti italiani e spagnoli.
Foto in evidenza Museo Michetti © Ministero della Cultura