La Costa dei Trabocchi è bella da vedere quanto buona “da mangiare”. È famosa per i suoi trabocchi (le antiche “macchine da pesca” posizionate sull’acqua come palafitte, che oggi ospitano per la maggior parte ristoranti), gli incantevoli paesaggi marini, il mare cristallino e la bellezza naturalistica, ma anche e soprattutto per la ricca tradizione gastronomica, che mescola sapientemente i sapori di mare a quelli di terra.
Cosa mangiare sulla Costa dei Trabocchi? Ecco una selezione di piatti tipici che, a nostro parere, non potete perdervi!
PRIMI PIATTI
Tra i formati di pasta più conosciuti ci sono gli spaghetti alla chitarra, che si presentano particolarmente grossi, di sezione quadrata. Potrebbero ricordare le fettuccine ma in realtà sono più spessi e meno larghi. L’impasto è fatto con farina di semola di grano duro, uova e sale. Per realizzarli si utilizza uno speciale strumento che si chiama appunto “chitarra” e che consiste in un telaio di legno sul quale sono tesi dei fili d’acciaio paralleli. La tradizione vuole che siano conditi con ragù di agnello o altri sughi robusti. Tra i primi piatti è d’obbligo poi assaggiare le sagne e fasciul, la versione abruzzese della pasta e fagioli, presente nei menù di tutte le trattorie e i ristoranti della regione. Le sagne sono delle striscioline di pasta spesse e di varie dimensioni a base di semola di grano duro e farina di grano tenero. Una variante del piatto è con i ceci (al posto dei fagioli) cotti in umido e cipolle. Oltre a questi due primi, vi consigliamo di provare le scrippelle ‘mbusse, che in dialetto significa “bagnate”. Non sono altro che delle sottili crespelle arrotolate come cannelloni e servite in brodo, generalmente di gallina. Ma possono anche essere utilizzate per preparare un timballo.
SECONDI PIATTI
Quanto ai secondi c’è solo l’imbarazzo della scelta. Il piatto forte sono ovviamente gli arrosticini, originariamente noti come rustell’, rustelle o arrustelle. Quelli originali sono di carne di pecora (o di castrato) e cotti alla brace. Secondo la leggenda furono due pastori del Voltigno a “inventarli” per recuperare la carne delle pecore più vecchie altrimenti immangiabile. Tra i secondi di pesce spicca invece il brodetto alla vastese, “lu vrudatte” come viene chiamato in dialetto, uno dei piatti più semplici e più gustosi della cucina marinara locale. Si tratta di una deliziosa zuppa, colorata di pomodoro fresco, la cui preparazione prevede l’utilizzo di almeno nove/dieci varietà di pesce. Il segreto? Usare quello che il mare offre. Tra gli altri secondi piatti maggiormente diffusi nella tradizione del territorio si segnalano: le pallotte cace e ove, ovvero delle polpettine a base di pane raffermo, formaggio e uova (senza carne), poi condite con salsa di pomodoro; le cozze alla vastese, farcite con un impasto di pangrattato, prezzemolo ed aglio tritati, formaggio grattugiato, olio e salsa di pomodoro; la pizz’ e foje, una sorta di pizza fatta con farina di granoturco che viene accompagnata da verdure di campo (le foje, appunto), erbe selvatiche e spontanee; e il cif e ciaf, uno spezzatino di carne di maiale da mangiare insieme alla pizza di granoturco.
DOLCI
La Costa dei Trabocchi ha molto da offrire anche per quanto riguarda i dolci. Il fiore all’occhiello della tradizione dolciaria locale è senza dubbio il bocconotto, il delizioso dolcetto di pasta frolla ripieno di cioccolato, mandorle e cannella, e spolverato di zucchero a velo. La sua origine risale alla fine del XVIII secolo, in coincidenza con la diffusione del cacao in Europa. Un altro dolce tipico della zona è la nevola di Ortona, una friabile cialda arrotolata a forma di cono il cui ingrediente principale è il mosto cotto. Viene servita generalmente da sola ma talvolta anche farcita. Infine, non potete lasciare la Costa dei Trabocchi senza aver provato: il parrozzo, uno dei dolci abruzzesi più celebri, a base di mandorle e semolino, e ricoperto interamente da cioccolato fondente; e i celli pieni, dei deliziosi dolcetti farciti con un ricco impasto di scorze d’arancia, mandorle e confettura d’uva Montepulicano.