Una delle feste più importanti del calendario invernale
Il Carnevale di Francavilla al Mare, meglio noto come Carnevale d’Abruzzo, è uno dei più belli e famosi, non solo della regione ma d’Italia. Ogni anno, durante questi giorni di festa, la cittadina si trasforma in un grande palcoscenico a cielo aperto con le strade invase da maschere, carri e tanta, tanta allegria.
Il momento clou dei festeggiamenti è la sfilata dei carri allegorici, ispirati alla caricatura e alla satira di personaggi ed eventi assunti alla ribalta dei media nel corso dell’anno. Gran parte della fama del carnevale francavillese si deve proprio alla bravura e alla fantasia degli esperti maestri cartapestai, che lavorano per mesi con le loro squadre per dare vita ai magnifici carri. La sfilata segue sempre il tradizionale percorso lungo il viale principale della città (viale Nettuno), tra la stazione ferroviaria e piazza della Sirena, richiamando una grandissima folla di spettatori. I carri allegorici sono accompagnati da gruppi folcloristici, danzatori, piccole orchestre, nonché i cittadini, soprattutto bambini, ovviamente vestiti in maschera.
Ad aprire la sfilata c’è Re Patanello, la maschera ufficiale della manifestazione carnevalesca. La sua origine è legata ad un racconto che sta a metà tra la realtà e la leggenda. Prende spunto dalla storia di zì Patane, un ciabattino vissuto tra fine Ottocento e inizio Novecento che svolgeva anche le funzioni di sacrestano. Amante del buon vino e delle osterie, era un personaggio stravagante e carismatico famoso in paese per i suoi scherzi goliardici. Da questa simpatica leggenda il pittore napoletano Caiati, che amava trascorrere le vacanze a Fancavilla al Mare, ha preso spunto per ideare la maschera che dal 1958 è parte integrante del manifesto del carnevale.
Il Carnevale di Francavilla al Mare è anche il più antico della regione. La tradizione è nata nel 1948, quando il complesso bandistico “Zu-zù in cerca di Za-zà”, originario del luogo, si esibiva lungo le strade della cittadina. Fu così che negli seguenti venne costituito un vero e proprio comitato organizzatore che ancora oggi organizza la manifestazione. La prima edizione con carri allegorici risale invece al 1956. Dopo un breve periodo di sospensione, dal 1974 al 1980, nel 1981 è ripartito alla grande e, anno dopo anno, ha riscosso un crescendo di interesse e partecipazione.
Il carnevale francavillese però non è solo maschere, sfilate e carri allegorici, ma anche gioia per il palato. Come nel resto della penisola, le tradizioni più autentiche di questa festività si ritrovano in cucina e principalmente nei dolci tipici. La regina assoluta della tavola carnevalesca è la cicerchiata, che non è altro che un insieme di palline di pasta dolce fritte nell’olio, che vengono poi legate con il miele a forma di ciambella ed infine decorate con confettini colorati. Tra le dolci creazioni tipiche di questo periodo si segnalano anche: le chiacchiere, golose sfoglie di pasta fritta, dalla consistenza croccante, che vengono servite con una spolverata di zucchero a velo; e le castagnole, soffici frittelle la cui forma ricorda quella di una castagna.
Le date ufficiali del Carnevale d’Abruzzo, giunto quest’anno alla sua 68esima edizione, sono il 12, 19 e 21 febbraio 2023.
Foto © Carnevale d’Abruzzo